Osservatorio Meteorologico Municipale - Velletri                                                                  icon place 12

1866 - 1905

L'osservatorio dove operò non senza difficoltà, Ignazio Galli.

Era il 1866 quando il sacerdote veliterno Ignazio Galli ricevette l’incarico di istituire a Velletri, sul tetto del palazzo comunale, un gabinetto di strumenti da utilizzare nel suo corso di fisica sperimentale.  Per gli strumenti Galli ricorse all’aiuto di Filippo Cecchi (1822-1887), direttore dell'Osservatorio Ximeniano di Firenze, di Pietro Tacchini (1838-1905), importante astronomo italiano oltre che del gesuita Angelo Secchi (1818-1878), direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano.

Il gabinetto divenne ben presto un osservatorio meteorologico e sismico. Il progetto fu approvato nel 1881 e la specola fu inaugurata il 18 novembre 1883. Alla cerimonia intervennero oltre alle autorità locali, il direttore dell'Osservatorio Astronomico del Campidoglio, Lorenzo Respighi, alcuni deputati e due ministri del governo.

L’osservatorio era composto da tre locali e due terrazze. All’interno vi erano strumenti per le rilevazioni sismiche, barometri, un galvanometro, un microscopio e un polariscopio. Degna di nota è anche la presenza di un udometro di zinco costruito dai fratelli Brassart. Galli utilizzava i dati raccolti non solo per le sue pubblicazioni scientifiche e per gli scambi con i colleghi ricercatori, ma anche per la divulgazione sui giornali locali e nazionali a beneficio dei cittadini. Lo stesso osservatorio aveva assunto negli anni anche la funzione di avvertire la popolazione dell'ora precisa del mezzogiorno, probabilmente per mezzo delle campane che si trovavano nei pressi della specola.

A causa della cattiva situazione finanziaria del comune e del fatto che essa non pagasse più dal punto di vista elettorale, nel 1905, dopo varie vicissitudini, la giunta comunale decise lo smantellamento dell’osservatorio, e il materiale in esso contenuto fu collocato nel convitto comunale tra polvere e topi.