IDEAZIONE

A seguito dei risultati positivi ottenuti con lo strumento per le componenti orizzontali, Emil Wiechert si cimentò nella progettazione di un microsismografo astatico per la componente verticale che mise in funzione nel 1904 e il cui prototipo fu realizzato da G. Bertels e dalla Spindler&Hoyer di Gottingen.

FUNZIONAMENTO

Lo strumento è simile al sismografo verticale da 1.300kg, ma con una massa inerziale di soli 80kg. L’ingrandimento può essere variato da 40 a 160 volte, mentre il periodo di oscillazione può essere aumentato fino a 6s.

Un braccio di leva orizzontale, il cui asse di rotazione verticale è formato da molle incrociate, porta la massa stazionaria all'estremità opposta dell'asse. Il punto di funzionamento per ottenere l’astaticità è sotto il centro di gravità.

Al centro, la leva è sospesa da una potente molla in acciaio a spirale di 14mm con un diametro di 20cm e una tensione di 160kg.

A causa dell'elevata sensibilità della molla ai cambiamenti di temperatura, l'intera parte superiore dell'apparecchiatura è racchiusa in una scatola, le cui doppie pareti sono riempite di materiale isolante, ed è collegata a una cremagliera di zinco e ferro per compensare le variazioni di temperatura, poiché un solo decimo di grado provoca uno spostamento di 30mm sulla registrazione.

Un sistema di leve collegato alla massa trasferisce il moto al meccanismo di registrazione. Il dispositivo di smorzamento e il meccanismo di registrazione sono simili a quelli del sismografo orizzontale.

DIFFUSIONE E NOTE

Complessivamente furono installati nel mondo circa un centinaio di strumenti di cui l'ottanta per cento di massa da 80 a 200kg. in Italia ne funzionarono 19 con massa di 80kg, realizzati nelle officine dell'Istituto Nazionale di Geofisica (ING).

SCHEDA TECNICA

Dimensioni: 220x80x80cm
Materiali: ferro, ghisa, ottone, alluminio, legno;.
Stato di conservazione: molto buono

Proprietario: INGV