Sismografo Galli

Ignazio Galli 1889

Strumento che introdusse alcuni originali metodi di segnalazione dell'occorrenza di un terremoto che ispirarono i primi avvisatori sismici della prima rete geodinamica nazionale.

IDEAZIONE

i 555000 01nIgnazio Galli ideò uno strumento costituito da diversi sistemi che consentivano anche a non esperti di registrare l’ampiezza e la direzione dei moti orizzontali e verticali del suolo e l'orario dell’evento.

FUNZIONAMENTO

i 555000 02nSopra una base di marmo sono fissati una barra di ottone a forma di U rovesciata e due colonnine di ottone che terminano con una punta di ferro. Su ciascuna delle colonnine un pendolo rovescio, costituito da una base conica a cui è fissata una lunga asta sottile, è libero di oscillare in ogni direzione orizzontale. Nella piccola semisfera di ottone al vertice della base conica del pendolo è incastonata una coppetta di pietra dura che poggia sulla punta della colonnetta sottostante. Delle due aste dei pendoli, una è più corta e termina con un telaio quadrato con un vetro affumicato. Su di esso, un ago fissato alla barra di ottone serve a tracciare il segnale del moto relativo fra il vetro e la punta, dando indicazione sulla direzione e l’ampiezza del moto orizzontale.

Un microscopio sopra la custodia dello strumento rende possibile osservare oscillazioni di ampiezze molto piccole del pendolo più lungo. Un'altro pendolo rovescio, fissato al centro del basamento di marmo, permette il tracciamento della direzione dei movimenti sismici, per mezzo di un telaietto di ferro che sostiene un vetro affumicato, su cui vengono registrati i moti orizzontali con un sistema ad ago, analogo al precedente.

Per stabilire poi il verso di provenienza del moto, Galli ideò un meccanismo costituito da una barretta cilindrica di ferro con una massa sferica in alto e la superficie inferiore piana, poggiata su di un disco orizzontale, circondata da una corona circolare a forma di cono rovesciato, suddivisa in sedici parti uguali, orientate secondo i punti cardinali. Se il supporto oscilla, la barretta si comporta come un pendolo rovescio non vincolato e cade sulla corona circolare, nel verso opposto a quello di provenienza del moto; cadendo, muove una leva che ferma il pendolo dell'orologio sull’orario del terremoto. Una molla a spirale con massa cilindrica evidenzia i moti sismici verticali. L’oscillazione della molla attiva la registrazione sopra un foglio o vetro affumicato. Lo strumento è inoltre dotato di un sistema con calamita per rilevare eventuali variazioni d’intensità del campo magnetico terrestre, ipotizzate in occasione di terremoti da precedenti studi di Timoteo Bertelli e Antonio Galeazzo Malvasia.

DIFFUSIONE E NOTE

Galli sperimentò il nuovo strumento in occasione di un terremoto il 13 ottobre 1879 (ore 11:50 UTC) in Velletri. La leggerissima scossa causò la caduta della barretta sulla divisione SSO, si fermò l'orologio e si ottennero due tracce nei vetri affumicati dei sistemi pendolari.

SCHEDA TECNICA

Dimensioni: 40x40x60cm
Materiali: ottone, ferro, ferro magnetizzato, lamierino di ferro, vetro, marmo.
Stato di conservazione: molto buono dopo un restauro da parte del Laboratorio di restauro della strumentazione scientifica storica dell'INGV.

Proprietario dell'esemplare in primo piano: CREA