Raffaello Stiattesi

Firenze 21 marzo 1867 - 1963
Si deve a lui la progettazione e sperimentazione di numerosi modelli di pendoli orizzontali di grabnde massa che ebbero una certa diffusione.

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Direttore dell’Osservatorio di Quarto Fiorentino, non era molto amato dai suoi omologhi. Di lui non appaiono biografie né notizie nelle varie opere enciclopediche. Libero docente di Fisica Terrestre fu educatore del giovane conte Pietro Bastogi, figlio di Giovannangelo. Nel 1896, portata a termine la di lui educazione scientifica presso l’Osservatorio Metereo-Sismico impiantato nel Palazzo Bastogi dalla famiglia del Conte presso  in via Cavour a Firenze, ebbe in premio i mezzi per fondare un proprio Osservatorio nei pressi di Firenze con parte degli strumenti donatigli dal Bastogi integrati da finanziamenti.

Divenne parroco in una piccola parrocchia sul colle di Quarto e, su terreni e fabbricati dello Stato, mise in opera il suo progetto. Nel contempo il patrimonio immenso della famiglia Bastogi venne a dissolversi e cessarono le somministrazioni di danaro per i lavori. Stiattesi dovette arrangiarsi da allora in poi col proprio stipendio di parroco integrato da proventi di perizie private e da quelli di numerose, brillanti conferenze, che faceva per tutta Italia.

Per la sezione sismica l’Osservatorio fu dotato di vari tipi di sismografi e di cui uno di enormi dimensioni, il pendolo orizzontale Stiattesi, fissato ad una solida roccia. I suoi pendoli orizzontali si espansero anche in altri celebri Osservatori. Numerosi anche sofisticati strumenti acquistati in Francia e in Germania dalle più celebri case costruttrici, oltre un attrezzato laboratorio chimico con reagentario per l’analisi delle sostanze che ricercava nel sottosuolo, principalmente l’acqua e la sua purezza, lavoro che gli veniva commissionato da tutt’Italia.

Durante la seconda guerra le truppe tedesche si insediarono nella villa che ospitava l’Osservatorio e, credendo contenesse una stazione radio clandestina, distrussero tutto. Nel 1955 Stiattesi fa una petizione al Governo nel tentativo di avere i fondi per riattivare il laboratorio ma non ottiene niente. Stiattesi proseguì con le sue ricerche nel sottosuolo in località di tutt’Italia e si prestò anche a ricerche radiestesiche di persone scomparse nella seconda guerra od alla ricerca del luogo della sepoltura.

Nel 1963, a 96 anni, muore e viene sepolto nel piccolo cimitero in via del Gioiello, attigua a via dell’ Osservatorio, che aveva preso quel nome proprio per la sua presenza. Attualmente non ci sono più tracce dell’Osservatorio pur rimanendo visibile la villa, la chiesetta e la parrocchia.