Sismoscopio a mercurio Cacciatore

Nicolò Cacciatore 1818

Strumento a travaso di mercurio, è il più antico strumento al mondo ancora esistente.

IDEAZIONE

i 003002 01nL'esistenza di un sismoscopio nell'Osservatorio astronomico di Palermo è comprovata dai registri delle osservazioni fin dal 1818, in cui, fra i fenomeni e le annotazioni che seguono alle osservazioni meteorologiche, per la prima volta si fa menzione del sismoscopio per descrivere i rilievi fatti in occasione del terremoto del 20 marzo 1818 alle Madonie. Effetti di terremoto del catanese sono documentati a Palermo in questo giorno, mentre una sequenza sismica con danni fu in quell’area dall’8 settembre 1818 al 31 maggio 1819. Dello strumento, introdotto all’Osservatorio da Nicolò Cacciatore, dal 1817 direttore dell'Osservatorio astronomico di Palermo, abbiamo la prima descrizione da parte del figlio Gaetano solo l’anno dopo la morte del padre. Lo strumento, che ne ricorda uno analogo ideato nel 1703 dall’abate francese J. de Haute-Feuille, è una testimonianza di quanto la sismologia sperimentale affondi parte delle sue radici nell’astronomia.

FUNZIONAMENTO

i 003002 05Lo strumento è costituito da un piccolo recipiente circolare di legno, munito di coperchio, riempito di mercurio fino a lambire otto fori laterali equidistanti e orientati secondo i quattro punti cardinali e gli intermedi. Sotto ciascun foro un bicchierino di legno serve a raccogliere il mercurio versato a seguito di oscillazioni del recipiente conseguenti, in particolare, a un terremoto.

Posto sopra un piano orizzontale, per oscillazioni sufficientemente ampie, il mercurio esce da uno o più fori a seconda delle direzioni delle oscillazioni e viene raccolto nei corrispondenti bicchierini sottostanti.

Secondo la descrizione di G. Cacciatore il mercurio così versato indicava le scosse ondulatorie dei terremoti (movimenti orizzontali), mentre se versato in tutti o quasi i bicchierini ne segnalava il carattere "succussorio" (movimenti verticali).

Nel giugno del 1827, Nicolò Cacciatore fece costruire un nuovo sismografo di legno di bosso, collocandolo nei locali dell'Osservatorio in una nicchia su di una base di marmo.

DIFFUSIONE E NOTE

Nel 1898, ricevendo in dono da Francesco Paolo Crescimanno, direttore della stazione termo-udometrica e sismica di Corleone, un sismoscopio a mercurio, Pietro Tacchini, allora direttore dell’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, scrisse che si trattava dello stesso apparecchio fatto costruire da Nicolò Cacciatore e funzionante nella Specola palermitana sin dal 1818. La testimonianza di Tacchini è da ritenersi attendibile dal momento che egli operò, per più di quindici anni (1863-1879), come assistente di Astronomia presso l'Osservatorio palermitano, sotto la direzione di Gaetano Cacciatore.

SCHEDA TECNICA

Dimensioni (Diametro, altezza) Ø 20x17cm
Materiali: legno
Stato di conservazione: molto buono

Proprietario: CREA - Scheda ICCD