Sismografo elettrico Cecchi a registrazione continua Filippo Cecchi 1882 Primo strumento a registrazione su rullo, anticipatore dei sistemi di registrazione analogica dei cento anni successivi. |
IDEAZIONE
Lo strumento, di cui non esiste alcuna descrizione da parte di Filippo Cecchi, fu presentato all’Assemblea Meteorologica di Napoli nel 1882, e - con l'introduzione della registrazione a rullo - rappresentò un primo passo verso la moderna registrazione continua.
FUNZIONAMENTO
È composto da due pendoli, uno cortissimo e l’altro più lungo. Quest’ultimo è piegato a squadra nella parte inferiore e porta una piccola vaschetta di mercurio, che viene così a trovarsi sotto la punta del pendolo corto.
A ogni contatto tra la punta inferiore del pendolo piccolo e il mercurio si chiude un circuito elettrico su un’elettrocalamita la cui àncora, per mezzo di una levetta e di un filo, fa muovere un pennino a inchiostro.
Il pennino è bilicato da un contrappeso e scrive su un foglio di carta avvolta su un cilindro, rotante per mezzo di un meccanismo a orologeria.
Il cilindro ruota attorno a una vite senza fine, con un’autonomia di 10 giorni. I movimenti verticali sono segnati sulla stessa carta, da un altro pennino solidale con una robusta molla a spirale alla quale è sospesa una massa.
DIFFUSIONE E NOTE
L’unico altro esemplare esistente di questo strumento ha funzionato presso l’Osservatorio Meteorologico e Geodinamico di Benevento dal 1895 – 1906. Nel 1912 lo strumento fu donato al Museo dell’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica (confluito nel CREA).
SCHEDA TECNICA
Dimensioni: 45x105x15cm
Materiali: ferro, ottone, rame, carta, ferro magnetizzato, ottone smaltato;
Stato di conservazione: molto buono
Proprietario dell'esemplare in primo piano: Fondazione Osservatorio Ximeniano - Firenze.